I meridiani principali dell'agopuntura attraversano lo strato miofasciale del corpo e diramandosi gli uni verso gli altri e verso gli organi che influenzano. La letteratura recente ha descritto il concetto di "meridiani miofasciali" come percorsi anatomici che trasmettono sforzo e movimento attraverso i muscoli e la fascia del corpo. Obiettivo: esplorare qualitativamente la relazione tra i meridiani principali dell'agopuntura ed i meridiani miofasciali che sono stati identificati dall'analisi dell'anatomia umana. I 12 meridiani principali dell'agopuntura sono stati confrontati con i 9 meridiani miofasciali per determinare se esistessero correlazioni nelle loro distribuzioni descritte. Sembrerebbe che la sovrapposizione dei meridiani principali e dei meridiani miofasciali sia piuttosto evidente almeno nell' 89% dei casi presi in considerazione. C'è stata, quindi, una sostanziale sovrapposizione nelle distribuzioni dei meridiani miofasciali  con quelle dei meridiani principali dell'agopuntura. Questa forte corrispondenza tra meridiani principali e miofasciali sembrerebbe fornire una linea di evidenza anatomica circa il fatto che i meridiani principali siano posizionati proprio nello strato miofasciale del corpo umano.

Ma cos'è la Fascia? E' uno strato di tessuto fibroso. Una struttura di tessuto connettivo che circonda muscoli, gruppi di muscoli, vasi sanguigni e nervi, legando alcune strutture insieme, e consentendo invece ad altre di scorrere più liberamente. Si possono distinguere vari tipi di fascia.

Come i legamenti, le aponeurosi e i tendini, le fasce sono tessuti connettivi contenenti fibre di collagene orientate in uno schema ondulato parallelo alla direzione di trazione. Le fasce sono quindi strutture flessibili in grado di resistere a grandi forze di tensione unidirezionali almeno fino al punto in cui il disegno ondulato delle fibre non viene raddrizzato dalla forza di trazione. Queste fibre di collagene sono prodotte dai fibroblasti situati all'interno della fascia.

Le fasce sono simili ai legamenti e ai tendini in quanto sono tutti costituiti da collagene, tranne per il fatto che i legamenti uniscono un osso all'altro, i tendini uniscono i muscoli all'osso, mentre le fasce avvolgono i muscoli o altre strutture.

Quando si parla di fascia e di movimento, spesso viene utilizzato anche un altro termine, ossia Biotensegrità, che indica il complesso equilibrio delle forze di compressione e tensione presenti in tutto il nostro corpo. Questo atto di bilanciamento è prevalentemente intrapreso dalla rete fasciale globale che racchiude il corpo, per cui i cambiamenti di posizione, velocità o espressione di forza alterano i compartimenti fasciali localizzati. Nel complesso, questa distribuzione della forza, sebbene prodotta dalle ossa e dai muscoli, è orchestrata dalla rete fasciale globale.

I meridiani miofasciali è possibile pensarli come vettori di continuità cinetica che rappresentano canali di forza empirici che promuovono i percorsi più efficienti per la trasmissione e la direzione della forza. Questi meridiani rappresentano vettori di stress, di carico, nei quali i meridiani si sovrappongono in specifiche regioni anatomiche che vengono attivate durante la vita quotidiana comune e/o durante le attività sportive, come ad esempio, correre, girarsi e piegarsi. Non c'è "separazione", quindi, tra fascia e sistema muscolo-scheletrico, nel senso che che tutto si attiva insieme per il conseguimento del risultato, del movimento in essere.