Le carte graduate
Le carte graduate non sono più così popolari come erano una volta. Questo calo di popolarità presso i fotografi ha portato le graduate a diventare una sorta di carte da’"elite". Di solito sono di alta qualità e un po’ costose. Tali carte sono disponibili in gradi che vanno dallo zero al cinque. La numero zero produce il minor contrasto mentre la cinque produce il maggior contrasto. Se il negativo presenta un perfetto contrasto, una stampa su carta graduata numero tre dovrebbe funzionare perfettamente. Se il negativo è molto contrastato, io consiglierei di stamparla su una zero o una numero uno. Al contrario, se il negativo fosse molto poco contrastato, sarebbe meglio stampare sulla quattro o sulla cinque.
Carta a contrasto variabile
La carta a contrasto variabile è una singola carta che può produrre una varietà di contrasti attraverso l'uso di filtri magenta. Questi filtri sono distinti in modo simile alle carte graduate. Normalmente si contano circa cinque diversi filtri magenta tra i quali scegliere. Più denso è il filtro magenta, più contrastata risulterà la stampa.
Tipi di carta
Ci sono due tipi generali di carta.
Il primo è la carta baritata (spesso abbreviata in FB). Questa è nota per la produzione di toni molto buoni e anche per essere molto stabile dopo la stampa. Spesso viene utilizzata questa carta per le stampe realizzate per musei e mostre e archivi per la sua qualità. L’aspetto negativo è che, a causa della natura porosa del materiale, ci vuole un tempo piuttosto lungo alle sostanze chimiche per saturare completamente la carta. La baritata è anche molto fragile quando è bagnata quindi la si deve lasciar asciugare all'aria anzichè utilizzando macchine o strumentazioni di qualche genere.
L'altro tipo di carta è la politenata (spesso abbreviata in RC). Questa carta è rapida da trattare, ma leggermente meno stabile dopo la stampa. Poiché le sostanze chimiche interessano solo lo strato esterno della carta, il processo di sviluppo e fissaggio è più veloce. E’ anche molto più robusta tanto che c’è chi l’asciuga in pochi minuti utilizzando una macchina apposita, che personalmente però, visto anche il tempo ragionevole che impiega ad asciugarsi, preferisco non usare.
Finiture di carta
La caratteristica che le carte da camera oscura hanno in comune con le loro equivalenti a getto d'inchiostro è la superficie ossia la consistenza e la capacità di riflettere del loro strato più esterno. Ci sono diversi tipi di superfici.
Lucida
Una superficie lucida riflette molta luce (e perciò si deve far attenzione alla sua collocazione in relazione alle fonti di luce che potrebbero altrimenti rendere difficile la sua sua visione) e presenta una consistenza liscia. Dà l'impressione di un contrasto più ricco e mette in risalto i dettagli e la nitidezza dell'immagine. Una fotografia anche solo un po’ fuori fuoco può talvolta non essere proprio adatta alla carta lucida. Occhio anche alle immagini a troppo alto contrasto stampate su carta lucida…potrebbero essere un po’ “eccessive”.
Opaca
La carta opaca ha una consistenza più ruvida e una più bassa riflettività. Essa tende a mascherare un po’ le imperfezioni ed a fornire un look più morbido all’immagine stampata. Al contrario che su carta lucida, se un'immagine presenta dettagli nitidi sembrerà molto meno drammatica su carta opaca.
Semi-Opaca, Luster, Perla, Satinata
Ci sono una serie di carte che stanno in mezzo tra il lucido e l’opaco…esse non sono del tutto lucide, ma neanche molto ruvide al tatto. A seconda della marca e del tipo di carta possono essere chiamate semi-opacche, luster, perla o satinate. Per la maggioranza delle immagini queste “vie di mezzo” funzionano meravigliosamente. E’ chiaro che la scelta finale del fotografo si baserà sulla proprie preferenze personali e sul proprio gusto.