Si tratta della distanza tra il punto in cui tutti i raggi di luce si intersecano all'interno dell'obiettivo (il centro ottico) e la parte in cui l'obiettivo proietta un'immagine a fuoco, o piano dell'immagine. Così affermare che la lunghezza focale è di 20 mm significa che la distanza dal centro ottico e al piano dell'immagine misura 20 mm.
Il numero di lunghezza focale ci dice quanta parte della scena verrà catturata nella foto. Più basso è il numero (un 28mm per es.), più grande sarà la porzione di scena che saremo in grado di vedere. Più alto è il numero (50mm), più "tagliata" sarà la scena che vedremo riprodotta nello scatto. Quindi la lunghezza focale di un obiettivo è un numero, misurato in millimetri, che determina se un obiettivo è un grandangolo o un teleobiettivo.
Spesso si sente parlare di lunghezza focale equivalente.....essa fornisce una misura standard con la quale diversi tipi di lenti e fotocamere possono essere confrontati, ed è calcolata
prendendo la lunghezza focale di una lente e moltiplicandola per il fattore di crop (di ritaglio) del sensore della fotocamera.
Ad esempio, il sensore quattro terzi utilizzato in certe fotocamere è circa la metà di un sensore full-frame....ciò significa che un soggetto apparirà due volte più grande
nell'immagine se scatto con tali macchine.
Per ottenere lo stesso ingrandimento con una fotocamera 35 mm full-frame, si avrebbe bisogno di una lente con il doppio della lunghezza focale.
I sensori APS-C che si trovano nella maggior parte delle reflex sono leggermente più grandi di quelli quattro terzi, ma anch'essi catturano una superficie inferiore a quella di una
full-frame. Le reflex digitali della Canon hanno un fattore di crop di X1.6, mentre quelle Nikon sono più vicine a x1.5.