Il triangolo di Maxwell

 

 


Il triangolo Maxwell mostra i tre colori primari e la gamma completa di colori ottenibili miscelando due o tre primari insieme. Questo triangolo prende il nome dal fisico scozzese James Clerk Maxwell. 

Lungo i lati di un triangolo Maxwell, che unisce due dei tre colori, si ha ogni possibile combinazione. Se ci si sposta dal lato verso il centro, il terzo primario diventa sempre più importante. Al centro, nel punto "pari energia", si ha il bianco puro. 

In pratica, esso ci aiuta a capire il funzionamento dei filtri sui colori di un soggetto. Ad esempio un filtro rosso (guardare il triangolo!!) lascia passare la luce rossa, metà della luce riflessa da oggetti magenta e gialli (perchè essi sono per metà blu e verdi) e non lascia passare invece la luce blu, ciano, e verde. 

Maxwell "provò" concretamente questo triangolo realizzando tre immagini di un tartan scozzese usando sull’obiettivo tre filtri di diverso colore, rosso, verde e blu, e le proiettò su uno schermo con tre diversi proiettori, esattamente nello stesso punto. Il risultato fu un’immagine a colori. Nel 1903 egli riuscì a vendere questo nuovo sistema ai Fratelli Lumiere che furono in grado di utilizzare la teoria di Maxwell e che chiamarono processo Autochrome.

 

 








 

 

 

"Secret Affinities"

A journey between

nameless fascination

and mysterious

correspondences

 

 

  

 

Works exhibited in: 

 

  • 2020 Nagoya
  • 2018 Barberino di Mugello
  • 2018 Pistoia
  • 2018 La Spezia
  • 2016 La Spezia
  • 2016 Carmignano
  • 2016 Dolcè (VR)
  • 2016 Lastra a Signa
  • 2015 Prato
  • 2015 Rovereto
  • 2015 Viareggio
  • 2015 Florence
  • 2015 Paris
  • 2015 Florence
  • 2014 Marina di Pietrasanta
  • 2014 Pistoia
  • 2014 Empoli
  • 2014 Florence
  • 2013 Pistoia
  • 2012 Tokyo
  • 2012 Osaka

   


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