Moltissimi studi, ormai, suggeriscono che il Tai Chi ha un impatto sulle funzioni cognitive globali, sulle abilità visuospaziali, sulla memoria semantica, sull'apprendimento/memoria verbale e sull'autopercezione della memoria. Essi riconoscono il potenziale del Tai Chi come strumento per migliorare la funzione cognitiva a breve termine negli anziani all'esordio della demenza.
I cambiamenti nel cervello che iniziano intorno ai 50 anni possono influenzare la nostro memoria, così come altre funzioni cognitive.. come la capacità di destreggiarsi tra più attività, elaborare rapidamente le informazioni e concentrarsi sui dettagli. All'età di 70 anni, una persona su sei ha un lieve deterioramento cognitivo (che può progredire fino al morbo di Alzheimer). Fino a circa due decenni fa, si credeva che il cervello producesse nuove cellule solo all'inizio della vita. Ma la ricerca ha dimostrato che il cervello ha la capacità di cambiare durante l'intera durata della tua vita, facendo crescere nuove cellule, creando nuove connessioni e persino aumentando di dimensioni. Questi cambiamenti possono migliorare la funzione cognitiva e alcune forme di esercizio, come il Tai Chi, possono aiutare. Se il Tai Chi migliora la capacità di multitasking, di gestire il tempo e prendere decisioni, nelle persone senza alcun declino cognitivo... in quelle con deterioramento cognitivo, questa antica disciplina può rallentare la progressione verso la demenza più di altri tipi di esercizio e migliora la loro funzione cognitiva.
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