Mi sono innamorato della sua arte non appena l'ho ascoltata.....della particolarità timbrica della sua voce.....della sua parola che stava prima di tutto, prima della musica e degli arrangiamenti. Era particolarissimo, unico direi, e perciò quasi incommerciabile. Contro tutte le regole della musica leggera, scriveva parole che spesso non seguivano neppure la musica ma scivolavano dove voleva lui, dove la sua incredibile sensibilità le trascinava.
Anche Piero Ciampi, seppur livornese, entrò a far parte del gruppo dei "genovesi" (Paoli, Tenco, Reverberi, etc..), e tra tutti fu forse il più poeta, il più geniale, il più incompreso.
Ecco alcune delle sue canzoni più belle, o almeno delle mie preferite: