Il giapponese è forse il soggetto perfetto, quello che anche vedendosi fotografato non si scompone e riprende immediatamente ad impegnarsi in ciò stava facendo, permettendomi così di fermare quell’immagine per come la volevo. Attore impeccabile della quotidianità, è un osservatore discreto che consapevole della mia presenza si pone come modello ideale per chi è in grado di percepirne la schiva curiosità e coglierne il tempo. Ci studiamo vicendevolmente, io attraverso il mirino, lui con la coda dell’occhio. Io mi avvicino lentamente con riguardo, lui un po’ sulla difensiva si muove di conseguenza quasi attento a non irritarmi. E’ un passo di danza. Un incontro di sensibilità.